giovedì

IL CICLO DELL ACQUA


Non c'è un inizio o una fine nel ciclo idrologico: le molecole d'acqua si muovono in continuazione tra differenti compartimenti, o riserve, dell'idrosfera terrestre mediante processi fisici. L'acqua evapora dagli oceani, forma le nuvole dalle quali l'acqua torna alla terra. Non è detto, tuttavia, che l'acqua segua il ciclo nell'ordine: prima di raggiungere gli oceani l'acqua può evaporare, condensare, precipitare e scorrere molte volte.
  • L'evaporazione è il trasferimento dell'acqua da corpi idrici superficiali nell'atmosfera. Questo trasferimento implica un passaggio di stato dalla fase liquida alla fase vapore. Nell'evaporazione viene inclusa anche la traspirazione delle piante; in tal modo ci si riferisce a questo trasferimento come evapotraspirazione. Il 99% dell'acqua atmosferica proviene dall'evaporazione, mentre il rimanente 1% dalla traspirazione.
  • La condensazione. Per condensazione di solito intendiamo il passaggio dallo stato gassoso a quello liquido, ma nel ciclo idrologico o dell'acqua sarebbe il vapore acqueo a raggiungere una certa altezza dove si trovano dei nuclei di condensazione (ovvero microparticelle di varia natura fortemente igroscopiche cioè eventi affiniti con l'acqua che entrano in gioco nei processi di formazione, ovvero condensazione delle nubi in atmosfera)che formano piccolissime particelle che a loro volta formano le nubi.
  • La precipitazione è costituita da vapore acqueo che si è prima condensato sotto forma di nuvole e che cade sulla superficie terrestre. Questo avviene soprattutto sotto forma di pioggia, ma anche di nevegrandinerugiada, brina o nebbia questo può essere definito come un fenomeno di coalescenza (ovvero un fenomeno fisico attraverso il quale le gocce di un liquido o le bolle di un aeriforme o le particelle di un solido si uniscono per formare dell'entità di dimensioni maggiori).
  • L'infiltrazione è la transizione dell'acqua dalla superficie alle acque sotterranee. L'aliquota di infiltrazione dipende dalla permeabilità del suolo o della roccia e da altri fattori. Le acque sotterranee tendono a muoversi molto lentamente, così l'acqua può ritornare alla superficie dopo l'accumulo in una falda acquifera in un lasso di tempo che può arrivare al migliaio di anni in alcuni casi. L'acqua ritorna alla superficie ad altezza inferiore a quella del punto di infiltrazione, sotto l'azione della forza di gravità e delle pressioni da essa indotta.
  • Lo scorrimento include tutti i modi in cui l'acqua superficiale si muove in pendenza verso il mare. L'acqua che scorre nei torrenti e nei fiumi può stazionare nei laghi per un certo tempo. Non tutta l'acqua ritorna al mare per scorrimento; gran parte evapora prima di raggiungere il mare o un acquifero.
  • Il flusso sotterraneo include il movimento dell'acqua all'interno della terra sia nelle zone insature sia negli acquiferi. Dopo l'infiltrazione l'acqua superficiale può ritornare alla superficie o scaricarsi in mare.

lunedì

Festa Del Papà

AUGURI PAPA' SEI GRANDIOSO E SEI IL PADRE DELL'ANNO E DEI PROSSIMI 10000 ANNI

ECCO IL VIDEO

lunedì

UDA ALIMENTAZIONE


PATATE. OLIO DI MAIS , AROMA DI PAPRIKA [ZUCCHERO, SALE, PANGRATTATO (DI FRUMENTO). PAPRIKA, PERMEATO DI SIERO (DI LATTE). POLVERE DI CIPOLLA, CLORURO DI POTASSIO, PREPARAZIONI E SOSTANZE AROMATIZZANTI, AGLIO IN POLVERE, CARRUBA IN POLVERE, COLORANTE (ESTRATTO DI PAPRIKA), AROMI DI AFFUMICATURA, ACIDIFICANTI (ACIDO CITRICO, ACIDO MALICO

FUSI ORARI


 http://slideplayer.it/slide/12095546/

fusi orari sono "spicchi" della superficie terrestre (ogni spicchio è una regione compresa fra due determinati meridiani) che adottano lo stesso orarioconvenzionale, usato per scopi legali, economici e sociali. Precedentemente alla loro adozione nelle varie zone della Terra si usava l'ora solare locale (media o vera).
I fusi orari, unificando una fascia o una zona di un fuso orario, consentono di impostare gli orologi di una regione o di uno stato sull'ora solare media del meridiano centrale del fuso in cui la zona ricade. Inizialmente, il mondo era diviso in 24 zone temporali, ognuna delle quali copriva 15°di longitudine, con un proprio fuso orario e differiva da quella vicino per un'ora. Successivamente, soprattutto per motivi politici, si crearono 39 fusi orari, tuttora utilizzati.
La maggior parte dei fusi si discostano dal Tempo Coordinato Universale (UTC) per un numero di ore intero (da UTC-12 a UTC+12), ma alcuni hanno uno scostamento di 30 o 45 minuti(come ad esempio il fuso orario di Terranova è UTC-3:30 e quello del Nepal UTC+5:45). Alcuni stati usano l'ora legale per parte dell'anno, solitamente cambiando l'orario di un'ora. Molti fusi orari terreni sono spostati verso ovest rispetto ai corrispondenti fusi orari nautici; questo crea anche un effetto di ora legale permanente.

Indice

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sabato

Sicurezza Alimentare






 https://www.youtube.com/watch?v=Eo-TrlJLfts
per il VIDEO
 https://www.youtube.com/watch?v=0lTfmCr98mA
per il secondo VIDEO
 https://www.investireoggi.it/fisco/sicurezza-alimentare-lobbligo-indicazione-origine/
per il SITO
 http://www.ruminantia.it/lantibioticoresistenza-nei-batteri-zoonotici-resta-elevata-in-uomo-animali-e-alimenti-affermano-lecdc-e-lefsa/
per il secondo SITO




LEGGI ITALIANE

La sicurezza alimentare è intesa nella sua accezione più ampia come la possibilità di garantire in modo costante e generalizzato acqua ed alimenti per soddisfare il fabbisogno energetico di cui l'organismo necessita per la sopravvivenza e la vita, in adeguate condizioni igieniche. La definizione comunemente accettata a livello internazionale è quella elaborata al World Food Summit nel 1996 [1] secondo la quale essa descrive una situazione in cui: “tutte le persone, in ogni momento, hanno accesso fisico, sociale ed economico ad alimenti sufficienti, sicuri e nutrienti che garantiscano le loro necessità e preferenze alimentari per condurre una vita attiva e sana” [2].
Dal punto di vista prettamente sanitario la sicurezza alimentare è intesa anche come sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti e dei mangimi (food safety) nell'ottica di filiera integrata ambientale [3]. L'Università degli Studi di Padova offre la possibilità di intraprendere un percorso di studi in questa disciplina, attraverso un corso di laurea triennale denominato "Sicurezza igienico-sanitaria degli alimenti".
Dal punto di vista economico-sociale, laddove le condizioni di base della popolazione sono caratterizzate da forte rischio di denutrizione, per sicurezza alimentare si intendono primariamente le misure che assicurano la copertura delle esigenze delle popolazioni da un raccolto all'altro, con un sufficiente livello di scorte per le evenienze negative. Nei paesi in cui il pericolo di carestie generalizzate è basso, le problematiche di sicurezza alimentare sono prevalentemente di tipo qualitativo (igiene alimentare). Il concetto di sicurezza alimentare come possibilità di garantire cibo e acqua alle popolazioni è strettamente collegato con quello di sovranità alimentare.[4]